Palinsesti 2008: le mostre e i luoghi espositivi

mostre

Si svolgerà dal 13 settembre al 2 novembre 2008, nelle sedi tradizionali di San Vito al Tagliamento (PN) e, quest'anno, anche nella Fondazione Ado Furlan di Pordenone, la terza edizione di Palinsesti, la rassegna d'arte contemporanea curata da Alessandro Del Puppo e Denis Viva con la collaborazione di Fabio Belloni, Emanuela Pezzetta, Roberto Del Grande e Giovanni Rubino (catalogo Forum Editore). Per questa edizione, Palinsesti 2008 sarà suddivisa in tre nuclei espositivi: Nodo_Rete, La flagranza dell'immagine - Pittura degli anni Ottanta in Friuli Venezia Giulia, In sesto.
The third edition of Palinsesti (13th september - 2nd november 2008) will take place in the same locations of the previous years in San Vito al Tagliamento (PN) and this year also in the Fondazione Ado Furlan in Pordenone. Palinsesti is curated by Alessandro Del Puppo and Denis Viva, and their work was made with the collaboration of Fabio Belloni, Roberto Del Grande, Emanuela Pezzetta and Giovanni Rubino (the catalogue of the exhibition is published by Forum). Palinsesti 2008 is formed by three parts: Knot_net, The Flagrant Image - Painting in Friuli-Venezia Giulia during the Eighties, In sesto. Donwload the catalogue presentations: Introduction to Knot-net and First life.

Al Castello e agli Essiccatoi Bozzoli si presenta Nodo_rete, un progetto curato da Denis Viva in collaborazione con Emanuela Pezzetta e Roberto Del Grande, che ha seguito la sezione di fotografia ospitata presso la Fondazione Furlan di Pordenone. Come il visitatore potrà vedere, la mostra si presenta con un taglio curatoriale netto, quasi aggressivo: l'unico possibile nell'intento di prospettare, entro i perimetri sempre assai fluidi delle mostre 'a tema', una sintesi efficace tra le opposte tensioni dei flussi (comunicativi, relazionali) e degli oggetti (di volta in volta come sostanze, conglomerati, detriti, configurazioni più o meno complesse).

Castello:

Ex-Essiccatoi Bozzoli:

Fondazione Furlan (Pordenone):

Nelle sale di Palazzo Altan Fabio Belloni e Giovanni Rubino hanno invece curato La flagranza dell'immagine, un progetto di ricostruzione di carattere storico. Oggetto di questa ricognizione è una storia che, per la fase estrema del Novecento, è doveroso iniziare a svolgere con accuratezza nello studio delle fonti, oggettivo vaglio critico e serenità - e quindi, quando serve, severità di giudizio. In questa logica, si sono ristretti i limiti cronologici (gli anni Ottanta), territoriali (il Friuli Venezia Giulia) e tecnici (il medium tradizionale della pittura). L'intento è quello di raccontare le vicende che hanno portato a differenti forme di ritorno alla pittura figurativa.

Palazzo Altan:

La terza sezione, In sesto, mira a interrogarsi, ancor di più, sulla necessità di un discorso critico che sappia misurarsi con il problema del lungo periodo nella creatività di un artista. I tre autori documentati nelle sale dell'ex Ospedale dei Battuti con una sorta di triplice mostra personale non costituiscono solo un esempio di lungimiranza creativa attraverso gli anni, ma anche, di riflesso, d'un orientamento critico volto allo scavalcamento delle logiche mercantili od omologanti del cosiddetto sistema dell'arte. Coltivare insomma, dinanzi all'ortodossia delle ragioni forti e dei pensieri deboli, l'eterodossia delle scelte.

Ospedale dei Battuti:

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