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Eléna Nemkova (1971)

In Sublime control (2008) la camera di Nemkova ci fa esplorare un paesaggio disabitato, conducendoci, attraverso le immagini, verso progressivi stadi di consapevolezza circa l’habitat che stiamo osservando. Inizialmente appare uno scorcio paesaggistico incontaminato, una rilassante natura primaverile. Ne fruiamo la serenità sin quando essa è turbata dalla visione di un glaciale e sterminato panorama, dominato dall’incessante climatizzazione prodotta da minacciosi convettori. A seguito di questa visione la telecamera, mossa d’angoscia, fugge a ritroso sino a placarsi, nuovamente, nella consolante natura. Ben presto, però, ci rendiamo conto che, giunti a questa altra estremità del luogo, sta un deserto seccato da enormi tubi di areazione che riversano roventi polveri nell’atmosfera.

Il video si conclude con una sorta di visione satellitare che inquadra questo strano pianeta -così simile alla Terra- dallo Spazio: un eden verde appare al suo centro, incastonato appunto tra due zone predominanti, il deserto e i ghiacci. Lo sfruttamento indiscriminato delle risorse di quel pianeta è ciò che rende artificialmente possibile la sussistenza della sua piccola oasi.

In Sublime Control (2008) Nemkova’s camera has us explore an uninhabited landscape, leading us, through the images, to progressive stages of awareness concerning the habitat we are looking at. Initially an uncontaminated landscape appears, a relaxing view of nature in spring. We enjoy the serenity until it is upset by the vision of an icy and apparently endless panorama, dominated by the incessant air-conditioning generated by ominous convectors. After this vision the camera, moved by distress, flees backwards until it subsides, again, in the consoling nature. However, we soon realize that, having reached the other extremity of the place, there’s a desert parched by enormous ventilation pipes, which pour burning dust out into the atmosphere.

The video ends with a sort of satellite view that frames this strange planet -so similar to the Earth- from space: a green Eden appears at its center, set precisely between two predominant zones, the desert and the ice. The indiscriminate exploitation of the resources of that planet is what renders the subsistence of its little oasis artificially possible.

Artisti

Ex Essiccatoi

Fondazione Furlan (PN)

Alessandro Ruzzier

immagini e suoni che documentano il processo

Ex Mercato pesce (UD)

Luca Laureati

foto documentazione

Le mostre

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