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Come, dove e quando

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Paolo Comuzzi (Udine, 1966)

L’installazione video Né quando né mai, realizzata da Paolo Comuzzi e Alvaro Petricig, è costituita da una serie di piccole proiezioni. I filmati, che si sovrappongono agli affreschi della sala di Palazzo Altan, sono il frutto di un collage di materiale visivo amatoriale, realizzato tra gli anni sessanta ed ottanta.
Il punto di vista antropologico di indagine del passato con cui queste immagini potrebbero essere lette viene qui rovesciato per mezzo dell’eliminazione di tutti quegli elementi di luogo e tempo che connotano i filmati originali. Le immagini vengono così rimontate seguendo affinità estetiche e non tematiche, dando al materiale anonimo la possibilità di una nuova lettura, sempre diversa a seconda del soggetto che lo esperisce. Nuovi risvolti visivi nascono poi dalla combinazione di più video all’interno di un solo ambiente, con la creazione di combinazioni sempre nuove ed inaspettate. Parte integrante della poetica di quest’installazione è la fascinazione che si prova per queste passate immagini amatoriali, caratterizzate da inevitabili elementi di imperfezione analogica che sfuggono al controllo dell’operatore e che vanno ad assumere un valore quasi onirico, di un tempo andato.

The video installation Né quando né mai (neither when nor never), realized by Paolo Comuzzi and Alvaro Petricig, is constituted by a series of little projections. These films, projected on room’s painted walls of Palazzo Altan, consist in a collage of home movies, realized between the 60s and the 80s. The anthropological point of view is not used in this occasion as an instrument of investigation of these images, in fact every time and space original videos’ connotation is get lost. In this way images are edited together in a new way, which looks for aesthetic, not thematic, affinities, giving to the anonymous material the possibility of a new reading: this is always different depending on the subject who tries it. New visual implications come out also from the combination of different projections in the same room, with the creation of combinations which are always new and unexpected.

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