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Péter Szalay, Friends will be friends, 2017
calcestruzzo, 50 x 50 x 50 cm
ph. credits: GC / Palinsesti 2017

Péter Szalay

Péter Szalay (1981) è uno scultore attivo a Pécs, nel Sud dell’Ungheria.
Egli sviluppa la propria ricerca in direzioni apparentemente inconciliabili, spesso ricontestualizzando e manipolando beffardamente oggetti trovati o, in altre occasioni, realizzando opere che analizzano elementi formali di un discorso sulla scultura astratta.
Ciò che rende il suo lavoro coerente è ciò che l’artista definisce come il tema della propria ricerca: l’indagine della distanza che separa un’opera d’arte da un oggetto comune, distanza che Szalay tenta di sfumare partendo da entrambi gli estremi. Con un personale approccio ironico e giocoso, egli porta oggetti quotidiani all’interno della cornice artistica e allo stesso tempo svolge una ricerca sulla presenza di forme scultoree pure nel mondo della scienza e nella cultura popolare.
Un esempio è l’intaglio, in oggetti trovati, della forma del fullerene sferico, che è sia la struttura geometrica della molecola del carbonio, sia dei più conosciuti palloni da calcio.

Friends will be friends

Il punto di partenza del mio progetto è il fullerene, una forma geometrica semiregolare formata da facce pentagonali ed esagonali alternate. Da un lato essa ricorda la struttura dei moderni palloni da calcio, diventando un simbolo della disciplina, dall’altro è presente nel discorso scientifico e artistico sin dal XVII secolo.

L’intenzione del mio lavoro è mostrare la connessione geometrica tra i solidi platonici – quei solidi regolari formati da facce tutte uguali – e quelli archimedei come il fullerene – cioè formati da facce di due o più tipi di poligoni regolari. Nella scultura, le faccie del fullerene diventano l’attacco per ulteriori solidi archimedei, a cui è in seguito possibile unire tutti i solidi platonici: il tetraedro, il cubo o esaedro, l’ottaedro, il dodecaedro e l’icosaedro.

Nella scultura, le diverse forme geometriche connesse le une alle altre diventano quindi un omaggio alle scienze, all’arte e al calcio, inteso come un movimento che unisce persone e culture diverse.