Night Journey è un’installazione multimediale ed interattiva che trova nel suo arrangiamento materico una componente essenziale. L’opera è stata presentata per la prima volta nel 2005, presso la galleria KZNSA di Durban in Sudafrica, nazione dalla quale proviene l’artista, e successivamente riproposta, con lievissimi modifiche, in altre occasioni espositive, sino al suo primo approdo in Europa ed in Italia, per la mostra ZA. Giovane arte dal Sudafrica, curata tra gli altri da Lorenzo Fusi (che ha selezionato l’artista) e tenutasi al Palazzo delle Papesse di Siena.

Night Journey è un ambiente immersivo nel quale colui che entra è invitato a percorre il sentiero di feltro, scuro e animato da grumi dall’aspetto sinaptico, attivando alcuni sensori che ne rilevano la presenza. In funzione di quale segnale infrarosso registri il movimento del visitatore, il computer riceve un preciso input e attiva determinate zone dell’installazione. Allo stesso modo esso le disattiva a causa di una eccessiva sosta del visitatore.

Al centro dell’ambiente sta un letto con una minuta figura avvolta nelle lenzuola, sopra di essa cala un velo a grana rada sul quale vengono proiettate riprese video, foto e disegni, in un montaggio onirico e sconnesso che condensa ciò che immaginiamo essere il sogno di quella stessa figura distesa. Proseguendo nello spazio si incontra un piccolo antro, nel quale è calato un altro velo che accoglie la proiezione di un poema dattilografato, tutt’intorno si percepisce la litania di una voce femminile mentre, sempre sul telo, appare la sagoma sfocata del visitatore stesso, ripreso da una camera nascosta nel momento in cui, nello spazio centrale, esperiva l’ambiente.

Night Journey è un viaggio, altrettanto rarefatto e materico, attraverso le capacità del pensiero di rielaborare il reale e pensare sé stesso, esso verte sulla immaginazione onirica individuale e collettiva, attiva la memoria a lungo e breve termine, in un’esperienza raccolta e densa.

Night Journey is a multimedia installation which material arrangement is essential. The work was shown for the first time in 2005 at KZNSA Gallery in Durban (South Africa) and then, with some little adjustments, in other exhibitions until its first presence in Europe for the Za. Young Art from South Africa, an exhibition held at the Palazzo delle Papesse in Siena in 2008.

Night Jouney is an immersive environment, dark and populated with synaptic grumes; everyone who walk into the felt path of the installation can activate its sensors. So NJ interacts with the presence of the visitor and it adequates its “dreaming-production” according to his movement.

At the core of this space, there is a bed with a human figure folded in the sheet, a fine-grained veil drops above him. Video, images, photographes are projected on it, in a oneiric cutting that condenses in a flowing-sequence what we suppose that could be the dream of this figure. Beyond this space we will find an antrum with another veil that receives the projection of a typewritten poem; a litany sounds all around and the shadow of the visitor appears, for a moment, on the “textile-screen”.

Night Journey is, at the same time, a trip rarefied and material, through the possibility of elaborating the real and thinking to itself by the human thought, it is based on collective and individual immagination, it involves short and long memory by means of a dense and cosy experience.