Come reazione alla tragedia delle Twin Towers Vaccari compone dei dittici con immagini estrapolate dalla rete con un intento ben preciso di critica al sistema dell’arte insensibile al problema.

L’accostamento di frame di video di Ground Zero a fotografie estratte da riviste d’arte, con l’apposizione di didascalie ammiccanti, punta a ‘suscitare stati sottili e rari di coscienza’. Attraverso i frame Vaccari mette in atto la sua protesta con semplicità ma grande intensità.

‘Il distacco tra il mondo dell’arte e la vita è diventato di un’evidenza allucinatoria dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York. L’istantaneità con la quale l’impensabile è avvenuto ha prodotto un lampo di significato che ancora ci sta abbacinando mentre tentiamo di tradurlo in consapevolezza. Tutti sembrano essersene accorti tranne il sistema dell’arte [... ]’

(citazioni tratte da Franco Vaccari, No fiction art, Fondazione Ado Furlan, Spilimbergo, 2003).