Come, dove e quando
Do it yourself
Paolo Meoni (Prato, 1967)
Paolo Meoni lavora con l’immagine senza preclusioni di strumenti e tecniche. Il dato referenziale da cui nasce la sua riflessione è il territorio, in continua mutazione in favore delle nuove logiche sociali ed economiche.
Streams è una sovrapposizione di 12 negativi/positivi compressi dentro uno scanner che grazie all’atto automatico della macchina producono una nuova immagine. Lo scanner diventa il laboratorio fotografico dove rielaborare la realtà delle 12 immagini iniziali. Alle mani, tradizionalmente strumenti di trasformazione dei materiali fotografici, si sostituisce il gesto meccanico. Ma tutto è, in questo gesto, fotografia: lo spazio, il tempo, la luce, si condensano nel flusso della lampada, come un nuovo scatto. Il risultato è un’immagine nuova, diversa da quella di partenza.
Paolo Meoni works with images without foreclosures of instruments and techniques. The referential datum from which he starts his observations is the territory that continuously changes due to new social and economic logics. Stream is a superimposition of twelve photografic negatives and positives that once compressed inside a scanner produce a new image as a result of its automatic processing. The scanner becomes the photographic laboratory where the reality of the starting twelve images are elaborated again. The hands as the traditional instruments for the transformation of the photographic material are replaced by the mechanic gesture. In this gesture everything is photograph: space, time and light are all compressed in the flux of the lamp, like in a new click. The result is a new imagine, different from the starting one.
Artisti
- Carlo Andreasi
- Paolo Comuzzi
- Carlo Guaita
- Sigurdur Gudjónsson
- Ulli Lust
- Paolo Meoni
- Lorenzo Missoni
- Marco Pighin
- Renie Spoelstra
- Davide Toffolo
- Videomante
- Stephanie Winter
Curatori
- Roberto Del Grande
- Denis Viva