Ida Blažičko è una giovane scultrice croata, nata nel 1985, che vive tra Zagabria (Croazia), e Hangzhou (Cina). Quest’artista realizza installazioni e sculture facendo ricorso ad un ampio spettro di materiali, da quelli rigidi (come l’acciaio e la porcellana) a quelli più morbidi (come ad esempio tessuti, carta, piante e muschio). I suoi lavori possono quindi variare radicalmente per dimensioni, partendo da oggetti grandi pochi centimetri per giungere a installazioni ambientali: essi prendono però tutti per lo più avvio dall’osservazione di strutture ispirate alla biomimetica, allo studio cioè delle strategie costruttive della natura. Blažičko realizza le proprie opere attraverso variazioni e combinazioni di pattern strutturali, ottenendo forme organiche visivamente molto leggere.

Ida Blažičko ha conseguito, nel 2012, un dottorato di ricerca in Arte nello spazio pubblico ad Hangzhou (Cina): nel lavoro dell’artista sono infatti riconoscibili motivi estetici tradizionalmente legati all’immaginario orientale, come i temi dell’effimero e del delicato equilibrio tra naturale e artificiale, volumi e spazio, pieni e vuoti.

Il silenzio penetra nella roccia un canto di cicale

Nell’elaborare il mio progetto sono stata ispirata dalla tranquillità e dal silenzio del luogo di installazione: il fossato presso le vecchie mura. La natura e l’acqua hanno richiamato alla mia mente l’haiku del poeta giapponese Matsuo Bashò. Poesia che è il titolo della mia opera e che mi sembra descriva il sentimento, il genius loci del posto. Questo gioco di associazioni è il punto di partenza della mia creazione. La struttura leggera e traslucente della scultura, evoca le ali trasparenti di una cicala: delicate e fragili. La superficie dell’acciaio rifinito a specchio è animata continuamente dagli effetti dalla luce. La vegetazione si riflette nella scultura che a sua volta si riflette nell’acqua. La pietra grezza delle antiche mura riverbera nel metallo moderno. Incorporando così la natura e la storia, la scultura non è più un semplice oggetto ma un processo di relazione in corso. Un dialogo continuo tra luogo ed opera. Oltre a sorprendere lo spettatore, la mia scultura lo incoraggia a guardare diversamente l’ambiente circostante. A pensare diversamente. Il resto è la poesia del luogo.

Ida Blazicko