Punto Fermo

Lorenzo Missoni

Essiccatoio Bozzoli

San Vito al Tagliamento

a cura di Antonio Garlatti

Lorenzo Missoni, Quello che resta è l’indifferenza, 2019
legno, cartapesta, nastro adesivo, carta di giornale
dimensioni variabili
photo credits © Orazio Pugliese

QUELLO CHE RESTA È L’INDIFFERENZA

Il percorso artistico di Lorenzo Missoni è profondamente legato alla ricerca e alla creazione di immagini, che assumono una valenza più mentale che narrativa. Nel suo lavoro utilizza oggetti e strumenti del quotidiano, forse banali, perché di uso comune, ma che nel processo poietico dell’artista innescano nuovi e continui processi di significazione. Un qualsiasi oggetto, che nella realtà riveste una specifica funzione, inserito in un contesto diverso, indefinito, perde la sua precipua identità per assumere altri ruoli e significati. Il linguaggio di Missoni è una sorta di ars combinatoria, non nel senso prettamente leibniziano, perché non segue un percorso logico, analitico, bensì sinestetico e immaginifico.

Un senso di curiosità accompagna il visitatore che si accosta all’installazione Quello che resta è l’indifferenza, site specific per l’Essiccatoio Bozzoli. Nel vuoto apparente dell’ampio salone qualcosa attrae la sua attenzione. Sopra una superficie bianca, appoggiata su cavalletti, sono disposti circa cinquanta uccelli modellati con carta di giornale. Le finestre della stanza sono chiuse e oscurate da ritagli di articoli pubblicati di recente dalla stampa. Non è dato sapere perché questi volatili, in rigor mortis, si trovino in un ambiente un tempo destinato alla lavorazione dei bozzoli. Certo è che Missoni con questa immagine riesce a scardinare le nostre certezze. Il suo è un invito a interrogarci e a pensare. Sembra che quegli uccelli sparsi sul tavolo abbiano perso la loro funzione primaria, quella di volare, di librarsi liberi in cielo, di attraversare confini, di migrare. La natura lo vorrebbe, l’uomo no. Voci di un’attualità incerta filtrano dalle pagine di quei giornali incollati alle finestre. Chiusura delle frontiere, naufraghi alla deriva, approdi incerti, paura dell’altro, di ciò che è diverso da noi. Missoni sembra allora chiederci di ripensare alle nostre relazioni, ai rapporti che abbiamo con le persone, soprattutto quelle che non conosciamo, e all’indifferenza che ci pervade.

Orari di apertura

sabato e domenica
10.30-12.30
15.30-19.00

per visite fuori orario, rivolgersi
all’Ufficio Beni e Attività Culturali

Informazioni

Ufficio Beni e attività
Culturali Comune di
San Vito al Tagliamento
tel. 0434.833295

Punto IAT
tel. 0434.80251