Premio in Sesto

Il luogo come Arte

A cura di Michela Lupieri

Per questa dodicesima edizione del Premio In Sesto i partecipanti sono due artisti italiani - Matteo Nasini (Roma, 1976) e Maria Walcher (Bressanone, 1984) - e il duo tedesco composto da Sinta Werner e Markus Wüste (Hattingen, 1977 e Kötzting, 1970). Come di consuetudine, sono stati invitati a concepire una proposta di opera pubblica per una precisa zona della cittadina: l’area verde adiacente al parcheggio Elio Susanna. Alle Antiche Carceri sono esposte al primo piano alcune opere rappresentative della ricerca di ognuno mentre al piano terra le tre proposte progettuali da votare. In Meriggio assorto Nasini evoca la figura mitologica della sirena e ne propone una scultura in ceramica smaltata a grandezza naturale. La sirena è privata della sua vocalità e, muta e adagiata sull’erba, è immersa nella lettura di un libro. Tocca a te di Walcher si origina da due elementi tipici del territorio sanvitese: i mattoni a vista e le striature bianche e rosse sulle pareti degli edifici. L’artista propone un lavoro che si compone di una torre instabile di mattoni e un intervento sugli alberi. In Noise Reduction Werner e Wüste indagano il rapporto tra mondo analogico e digitale, proponendo la scultura di un “cane pixellato”. Da lontano può sembrare reale, ma è solo nell’avvicinamento che si coglie una scultura fatta di strati di cubi sovrapposti, un'immagine bidimensionale che sembra non essere completamente “caricata” o che è stata intenzionalmente resa anonima.

Maria Walcher vince il Premio In Sesto 2020

L'artista altoatesina Maria Walcher si è aggiudicata la XIIa edizione del Premio In sesto – Il luogo come arte, con il 43,94% dei voti.

Nella proposta progettuale Tocca a te, Walcher indaga il rapporto dell’uomo con la natura e il processo d’industrializzazione a partire da due elementi tipici del territorio sanvitese: i mattoni a vista e le striature bianche e rosse sulle pareti degli edifici. Ispirata dal gioco del Jenga, dove i partecipanti, a turno, tolgono i tasselli dalla base per posizionarli in cima fino all’inevitabile crollo, l’artista ha concepito un intervento che allude allo stato di incertezza attuale che stiamo vivendo ma anche alla responsabilità cui ciascuno di noi è chiamato.
L’installazione, infatti, è una torre instabile di mattoni, sorretta da una base in cemento a forma di tronco d’albero. I protagonisti di questo gioco, però, non sono le persone ma gli alberi che, colorati a strisce con la calce bianca e rossa, diventano parte integrante dell’opera.

Al secondo posto si è classificato l'artista romano Matteo Nasini con il 34,60% dei voti e al terzo posto il duo tedesco Sinta Werner e Markus Wüste con il 17,93% delle preferenze.

Informazioni

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