La suggestiva cornice dell’Antico Ospedale dei Battuti accoglie quest’anno la mostra dal titolo Geometria e natura, i due poli verso cui oscillano le ricerche condotte dai tre artisti invitati ad esporvi: Giulia Napoleone, Igino Legnaghi e Romano Perusini.
Al piano terra, il visitatore sarà accolto da due sculture di Igino Legnaghi, il cui linguaggio visivo fondato su una semplicità strutturale e formale, è capace di celare la forza di un preciso ordine costruttivo votato al rigoroso assemblaggio di forme primarie entro strutture dall’aspetto totemico e arcaizzante. Il percorso prosegue al primo piano con la retrospettiva dedicata a Romano Perusini – artista friulano trasferitosi a Trento da molti anni – che si propone non solo come momento di indagine sulla coerente quanto longeva produzione pittorica dell’autore, ma anche come un vero e proprio “ritorno a casa”. A caratterizzarne il lavoro vi è un approccio tecnico essenziale, ottenuto dal dialogo tra il rilievo materico e un’adeguata incidenza della luce reale, elemento fondamentale per la costruzione dell’opera entro un preciso ordine compositivo. L’artista pescarese Giulia Napoleone, infine, propone una serie di sedici opere su carta dedicate ad altrettanti poeti: arte e poesia dialogano qui attraverso il rigore di un lavoro meticoloso e paziente, dove l’inchiostro di china si fa mezzo per esplicitare forme elementari che scaturiscono dalla fitta e delicata trama di segni, dando vita a visionarie apparizioni organiche e vitali.
Anche nella ricerca più rigorosa, che più cerca di tener lontano l’impulso emotivo disciplinando con una razionalità progettuale, insomma, c’è sempre una linea, un accenno che rimonta alla memoria di un referente esterno, a quella irregolarità di natura che non ha diritto di cittadinanza nell’iperuranio delle idee. Ma è proprio in quel punto, e nell’oscillazione fra geometria e natura che ne consegue, che anche nelle proposte apparentemente più distaccate si insinua una nota di poesia.