Andrea Kvas vive e lavora a Milano. Il suo lavoro fonde un approccio giocoso e istintivo alla pittura con un’analisi e riconsiderazione dei codici che contraddistinguono questa disciplina. La ricerca pittorica di Kvas richiede diversi schemi di fruizione che l’hanno portato a trovare svariate intersezioni con pratiche scultoree, relazionali e curatoriali.
Nelle sue opere utilizza un’ampia varietà di materiali industriali usualmente impiegati nell’edilizia, nella decorazione e nel restauro, come colori acrilici, idropitture, resine, solfato di rame, gommalacca, lattice e silicone. In tal modo l’artista mette alla prova i limiti e le potenzialità del linguaggio pittorico, attraverso un’astrazione apparentemente involontaria, in cui particolari composti chimici provocano interazioni inaspettate.
Il progetto per il Premio In Sesto
Miriade
Il progetto Miriade è un intervento pittorico corale che si attua con il coinvolgimento della comunità locale. Nello specifico, si realizza in una serie di laboratori artistici per l’infanzia, guidati dall’artista stesso, strutturati secondo una metodologia attiva e partecipata dove alle lezioni teoriche sono affiancate attività pratiche e collettive di produzione pittorica. A partire dalla spiegazione e discussione di specifici passaggi formali relativi ai codici del linguaggio pittorico come la campitura, la linea, il punto, le superfici, il laboratorio si sviluppa nella produzione di una serie di tavole di grandi dimensioni da applicare alle pareti esterne dell’Auditorium H. Zotti.
In linea con la consueta pratica dell’artista, Miriade intende offrire un diverso approccio all’apprendimento del linguaggio pittorico, delle potenzialità di gesti semplici, singoli e corali, al fine di enfatizzare il processo collettivo e dialogico alla base dell’operazione stessa.