Palazzo Tullio-Altan ospita la personale dell’artista vincitore della XIV edizione del Premio In Sesto. Nel 2022 Sasha Vinci si è aggiudicato il concorso di scultura contemporanea per spazio urbano con il progetto Ecco una terra non ancora colonizzata dal potere, ideato per piazza IV Novembre a Ligugnana. L’opera – dedicata alla figura del poeta, scrittore e cineasta Pier Paolo Pasolini nell’anno del centenario della nascita – è una struttura in acciaio corten costituita da tre volumi sovrapposti che richiamano nella forma gusci di tartaruga, animale archetipico dalla ricca simbologia, emblema di forza, saggezza e tenacia. Concettualmente la scultura interroga lo statuto del corpo umano contemporaneo e la sua possibilità attuale di essere immaginato e vissuto in maniera libera o liberante.
A Palazzo Tullio-Altan Vinci propone una serie di installazioni site specific inedite, realizzate ad hoc per San Vito al Tagliamento e pensate in stretta correlazione con la scultura vincitrice, di cui la mostra intende essere corollario e appendice ideale. I lavori esposti affrontano in particolare il tema del futuro della Terra e della Natura a partire dagli scenari odierni dell’antropocene, tra auspici benaugurali e previsioni infauste. Le opere giocano sulla dialettica naturale e artificiale, edenico e apocalittico, fusione panica e alienazione, rinauturalizzazione e antropizzazione, phýsis e téchne, antropocentrismo e multinaturalismo, motivi che ricorrono nella ricerca estetico-filosofica dell’artista e che ne informano la prassi creativa.
Le opere di Vinci si pongono come dispositivi di pensiero attraverso i quali sollecitare il visitatore a riflettere su problematiche urgenti, come la sostenibilità ambientale e sociale, e a meditare un necessario cambio di paradigma. I suoi progetti artistici sono quindi da intendersi come azioni civili pubbliche.
Sasha Vinci vive e lavora a Scicli, in Sicilia. Laureato in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, è artista plurimediale che sperimenta con le più disparate forme espressive: installazione, performance, video, fotografia, scultura, disegno, pittura, scrittura e musica. Attraverso questi differenti linguaggi, Vinci da vita a opere site specific, attraverso le quali invita il singolo individuo e la collettività a interrogarsi su questioni sociali, politiche e ambientali attuali e sulle problematiche dell’esistente.