Valdi Spagnulo

La ricerca artistica di Valdi Spagnulo si incentra sulla combinazione di materiali differenti – l’acciaio inox, il ferro e il plexiglass – e sugli effetti cromatici e riflettenti della scultura nella sua dimensione ambientale.
Con un segno quasi pittorico l’artista lavora con la fresa e la grafite la superficie del plexiglass, la segna e la rende opaca. La luce, penetrando attraverso il plexiglass trasparente, conferisce nell’irregolarità di tagli e scheggiature effetti particolari di luminosità.
Il segno pittorico di Spagnulo si è trasformato in un gesto dello spazio in grado di dare corpo all’irregolarità e alla precarietà delle sue strutture.
L’opera Lembo di cielo (2006), esposta a Tempo al tempo, si compone di una duplice struttura trapezoidale legata da un nodo formato da un tondo in acciaio inox: le due parti risultano unite e, agganciando un frammento di plexiglass, creano uno spazio che idealmente rappresenta un frammento di cielo. La luce si rinfrange sulle barre di acciaio brunito alternate a quelle di acciaio lucido e traspare attraverso il plexiglass generando un gioco di equilibri visivi. I tubi a sezione rettangolare in acciaio utilizzati per costruire le strutture sono studiati e lavorati in torsione dall’artista per sostenere strutturalmente la scultura dalla forma irregolare, e per creare effetti ottici di permeabilità fisica e visiva.
Le strutture precarie di Spagnulo, rese tali dall’uso di materiali e forme imperfette, diventano metafora dell’esistenza, dell’estrema delicatezza di ogni azione. Nelle piegature l’artista inserisce materiali di scarto – frammenti di plexiglass nati da residui di lavorazione o pezzi di ghiere in metallo – per superare la dimensione fisica della realtà e aprirsi a una dimensione che va oltre lo spazio definito dalla scultura, quello del cielo.
La scultura di Spagnulo è lontana da ogni tentativo di interpretazione secondo modalità e canoni consolidati dalla storia. Nella gestualità informale con cui l’artista interviene deformando la linearità del metallo, affiora il tentativo di tracciare segmenti mentali che indagano lo spazio in modo frammentato. Valdi Spagnulo rende visibili le debolezze insite nella natura dei metalli svelando fragilità e fluidità di un materiale che apparentemente si mostra nella sua solida e forte rigidità.

Alice Debianchi

Valdi Spagnulo nasce a Ceglie Messapica (BR) nel 1961. Nel 1973 si trasferisce a Milano, città che lo apre all’ambito europeo e in cui consegue la laurea in Architettura al Politecnico.
Gli anni Ottanta segnano il suo esordio come pittore e l’avvio di una fitta attività espositiva con numerose mostre personali e partecipazioni a collettive presso vari spazi espositivi, fra cui la Galleria delle Ore di Giovanni Fumagalli e lo Spaziotemporaneo di Patrizia Serra.
Oggi vive e lavora a Milano svolgendo l’attività di docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

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Lembo di cielo, 2006
acciaio inox satinato, brunito e spazzolato, plexiglass trattato e colorato
310x220x120 cm