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Elisa Caldana, 2019
serranda, struttura di supporto
dimensioni variabili
Giada Centazzo

L’installazione, costituita da una serranda chiusa, fa parte di un progetto a cui Caldana continua a lavorare dal 2019. Il titolo dell’opera deriva da un termine giapponese che indica una strada popolata di attività commerciali andate fallite o chiuse, proprio come accade nei nostri centri storici. L’artista ottiene le saracinesche – insieme al racconto delle storie delle attività cessate – in seguito ad una contrattazione con gli ex-negozianti. L’imponente serranda esposta, oggetto muto nello spazio, è una sorta di anti-monumento che invita a riflettere sugli esiti più infausti del capitalismo e della globalizzazione sulla nostra società contemporanea.

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