Dal Tigri al Tevere I

Nell’installazione i confini geografici e temporali si annullano nel comune tentativo di distruzione intenzionale da parte dell’uomo che si trasforma invece nel suo opposto, ovvero nella conservazione perpetua.
La stampa racconta due vicende avvenute, come suggerisce il titolo, lungo il corso dei rispettivi fiumi. Da una parte il primo ritrovamento di un archivio d’argilla del Vicino Oriente, permesso grazie ad un incendio che cuocendo le tavolette fittili ha conservato i racconti mitologici. Dall’altra la scoperta in epoca rinascimentale dell’antica decorazione parietale romana, denominata “grottesca”, all’interno della domus aurea neroniana, dimenticata dopo la damnatio memorie sancita dal senato su di lui. Oggi l’antica decorazione parietale raffigurante chimere, elementi geometrici e naturalistici colorati, è rielaborata mediante l’uso della forma digitale per la creazione di un tessuto narrativo e ornamentale frutto di una nuova e inaspettata contestualizzazione cronologica.