Neolithic Sunshin

Matteo Nasini, 2018
ceramica
dimensioni variabili
© Giada Centazzo

La ricerca artistica di Nasini nasce dallo studio del suono e intende stabilire connessioni tra l’arte visiva e la musica, all’insegna della sperimentazione. L’artista ricorre a diversi linguaggi artistici come performance, installazioni sonore e sculture.
Nella serie qui esposta, grazie all’innovazione tecnologica delle stampanti 3D, l’artista proietta lo spettatore verso ere lontane, affrontando i temi della coesistenza e del dialogo di tempi differenti come quello dell’origine della musica. Queste misteriose e arcaiche sculture bianche derivano, infatti, da scansioni di reperti fossili neolitici, riconducibili alle prime forme di strumenti acustici dell’umanità. Trattandosi di strumenti a fiato primordiali, il loro suono ancestrale e suggestivo udibile in mostra, nasce dalla fusione di scienza, tecnologia e materia.

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