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Lorena Matic (1966)

In Lotto n. 4, (2007) Matic è una popolare televenditrice di prodotti gastronomici. Nell’opera compaiono tutti i riferimenti visivi delle canoniche telepromozioni che saturano i canali televisivi: i numeri del lotto, i loghi delle carte di credito, l’onnipresente sconto alle prime telefonate, le informative sul sito web, il costo della telefonata, l’invito pressante a chiamare immediatamente per non perdere l’occasione. La genuinità dell’offerta pubblicitaria è l’ingrediente sul quale Matic fa perno per canzonare con debita ironia – e sottile sarcasmo – l’invasione soffocante delle telepromozioni.

In quest’opera l’artista accosta due materiali in decisa contrapposizione tra loro: una gabbia di acciaio, pesante ma nobile (allusione alla scultura) e una fotografia lenticolare in 3D animato. L’ironica discussione contro la gratuità dei messaggi promozionali e del mondo consumistico si svolge non soltanto nella messa in scena di una telepromozione, ma anche nell’incorniciatura aulica, quasi sacrale, di un’immagine popolare.

In Lotto n. 4 (2007) she is a well known television food retailer. In this work all the classic visual aspects of these kinds of selling devices on television are brought to the front line: bingo numbers, credit card logos, the first to call gets a discount option, web info, call costs and finally the shout to call as soon as possible to get the best price. The authenticity of the advertising is the starting point by which Matic ironically and sarcastically teases the boring invasion of television sales promotions.

Here she uses two contrasting materials: a heavy and noble iron cage that refers to sculpture, and a 3D photograph. The ironic discussion against the sales promotions and the consumerist world is developed staging a television sales promotion but also through the aulic and almost sacred framed popular image.

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