Ecco una terra non ancora colonizzata dal potere (maquette)

Sasha Vinci, 2022
disegni progettuali e modellino

© Michele Tajariol

Oggi è difficile immaginare un corpo, di un adulto e di un bambino, fisico e politico, libero e non assoggettato al potere. L’installazione riflette sulle possibilità che il corpo umano ha di esprimersi e di mutare. L’opera si compone di diversi moduli sovrapposti la cui forma richiama il guscio di una tartaruga, archetipo antico dai diversi significati – solidità, saggezza, volta celeste, grembo materno – alternati a poligoni duali e ottaedri, simboli di aria e mente, maschile e femminile. L’installazione è pensata per essere un gioco rivolto ai bambini in cui il guscio a terra funge da caverna in cui chiunque può nascondersi e osservare il mondo senza essere visto. Il corpo dell’animale, non più contenuto dal “guscio”, lascerà spazio a nuove forme e corpi in trasformazione.

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