Chiesa di S.Lorenzo

s.lorenzo

POMPONIO AMALTEO PICTOR SANCTI VITAE
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note storiche
La chiesa di San Lorenzo fu edificata su precisa volontà testamentaria di Matteo Tano, a partire dal 1479, nei pressi del costruendo convento dei Domenicani. Successivamente la struttura originaria venne modificata con l'aggiunta di due piccole navate laterali, con complessivo allungamento del corpo della chiesa e conseguente spostamento di facciata. Nel XVI secolo incominciarono le traversie e le manomissioni relative agli arredi dell'edificio. Parallelamente avvennero i passaggi di proprietà: il convento dei Domenicani fu soppresso nel 1770, l'anno successivo la chiesa messa all'asta venne acquistata dalla famiglia Gasparini e passò poi alla Magnifica Comunità di San Vito (1794, l'ex convento fu prima adibito a collegio, la chiesa a cappella; poi in epoca napoleonica, a magazzino da fieno e quindi abbandonata). Agli inizi del XX secolo sono stati rimossi sia il vecchio pavimento di mattoni che le lapidi dei sepolcri collocate lungo le pareti. In tempi recenti si è proceduto ad una completa ristrutturazione e risistemazione: scompare il soffitto a cassettoni, vengono rifatte le capriate lignee, il pavimento in cotto fiorentino, restaurati gli altari, recuperate le pale. Sulla parete esterna dell'arcosanto a sinistra, Angeli oranti , affresco del XVI secolo, e stemma dei Padri Predicatori Domenicani; sul lato destro stemma della famiglia Altan e S. Vincenzo Ferreri affrescato dal Bellunello nel 1481, considerato l'inizio della pittura rinascimentale in Friuli; all'interno dell'arcosanto due preziose statue lignee di angeli (fine XVII sec.); lungo la navata di destra, altari con pale di A. Litterini raffiguranti S. Antonio, S. Rosa da Lima e la Maddalena (1701) e S. Domenico e S. Vincenzo Ferreri col Crocifisso (1702). Sul primo altare una Deposizione , terracotta del XV secolo, attribuibile a G. Mazzoni. Lungo la navata di sinistra, l'altare di mezzo è dedicato alla Madonna del Rosario con statua di V. Cadorin. Nella cornice in legno intagliato sono racchiusi in delicati ovali i Misteri del Rosario (XVIII sec.). Ai lati statue lignee di S. Domenico e S. Caterina (XVIII sec.). Sugli altri altari pale del prodolonese L. Gardin degli inizi del XX secolo. Tutti gli altari, realizzati in pietre e marmi policromi, sono sormontati da statue in pietra serena. Sulle colonne della navata centrale lacerti di affreschi: Vergine martire e S. Giuseppe dell'Amalteo, Angelo Nunziante e Maddalena di scuola sanvitese (XV sec.). La chiesa era luogo di sepoltura delle famiglie nobili locali. Unica rimasta nel luogo di origine, al centro del pavimento, è la tomba dell'Amalteo che qui volle essere sepolto; lungo le pareti sono sistemate le altre lapidi sepolcrali. Sull'altare accanto alla sacrestia è collocato un Vesperbild (XV sec.), Pietà in arenaria dipinta, di scuola tedesca, proveniente da palazzo Tullio Altan. Dietro l'altar maggiore una lapide con lo stemma della famiglia Altan. Sulle pareti dell'abside resti dell'antica decorazione.

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